In DansCirque – Tre movimenti sull’identità si alternano tre estratti di spettacoli diretti da Caterina Mochi Sismondi, accompagnati dal violoncello ed elettronica dal vivo di Bea Zanin.
Solo Due, Effetto Marilyn e Why Solo si susseguono in scena, presentati dallo speaker Ivan Ieri, che – come in un programma radiofonico – introduce il pubblico a ciò che sta per vedere e ascoltare.
Il primo, Solo Due, nasce dal dialogo tra violoncello e intacchi sonori sulle note del compositore Bernard Herrmann del celebre film Vertigo. È una ricerca sull’identità in un corpo unico e frammentato, doppio, in cui la relazione speculare tra strumento, voce e movimento trova un punto d’incontro nello spiazzamento, nella fragilità e nell’effimero istante compiuto del momento sonoro.
Segue Effetto Marilyn, ispirato alle parole e alla figura di Marilyn Monroe. La performance trasforma l’immagine della donna-bambola in un percorso di liberazione dagli schemi, attraverso la forza di una danza che celebra autonomia e rinascita.
Chiude Why Solo, con estratti dello spettacolo Hereos, in cui l’icona del clown diventa punto di partenza per una riflessione sulla maschera che ciascuno di noi indossa. I suoni campionati da film, voci di Grock ed elementi tratti da Luciano Berio si fondono con l’elettronica, creando un’atmosfera sospesa tra ironia e introspezione.
I tre Solo prendono vita da differenti universi di ispirazione cinematografica e musicale, componendo un viaggio poetico e visionario sul tema dell’identità, tra sogno, fragilità e trasformazione.