Medea di Seneca ha aperto 3drammi3 il festival ibleo della tragedia greca. Straordinaria e commovente l’interpretazione di Carmelinda Gentile

Una suggestiva Medea apre il sipario sulla sesta edizione del Festival ibleo della tragedia greca “3drammi”Ragusa Ibla si accomoda sui suoi salotti per assistere alla celebrazione della cultura classica in terra barocca. Possibile, grazie alla manifestazione organizzata dal Teatro Donnafugata, in stretta sinergia con l’Inda e con l’Adda di Siracusa, con la direzione artistica delle sorelle Vicky e Costanza DiQuattro, che ieri ha incantato il pubblico del Cortile della Facoltà di Lingue con il primo appuntamento in programma, Medea di Seneca. È forse una delle opere più rappresentate al mondo, ma ogni volta è sempre una grande emozione: si riesce sempre a cogliere questo o quell’aspetto, a vederlo per la prima volta, pur essendo magari l’ennesima rappresentazione a cui si assiste. Merito della genialità senechiana certamente, ma anche dei registi e degli attori in scena. Ieri a rapire l’attenzione sono stati Carmelinda Gentile e la sua straordinaria regia ma anche una commovente e intesa interpretazione, e i bravi attori della compagnia Korego Theater Group, un cast tutto italiano, ma adottato dall’Olanda. Una scenografia semplice, ma quanto mai centrale, curata da Cristina Mariani che ha firmato anche i costumi: una vela strappata a fare da sfondo alla tragedia, storia che da secoli continua a emozionare e a svelare parti di sé stessa. Il coro, il messaggero e tutti gli altri personaggi, la nutrice, Giasone e Creonte, hanno raccontato della donna, ma anche di una società in cui culture diverse si trovano a confrontarsi e a scontrarsi tra loro, tra emarginazioni e soprusi, mari in tempesta e spiagge salvifiche. Gli spettatori hanno seguito in silenzioso trasporto, quasi un ossimoro dell’anima che pur scalpitante non osava fiatare per non perdersi neanche un attimo della scena. Oggi, venerdì 30 luglio, il cartellone del festival continua a Palazzo Arezzo di Donnafugata, alle ore 19.00, con la presentazione del libro Pietre d’incanto. Cronaca di una stagione e altre visioni del sovrintendente Inda Antonio Calbi (edito da VervaVolant), intervistato dal giornalista e critico Carmelo Arezzo. Poi, alle ore 20.30, stessa location per lo spettacolo Nel ventre di Stefano Panzeri, tratto dal romanzo di Sergio Claudio Perroni. La storia del cavallo di Troia vista da un’altra prospettiva, ovvero da dentro: uomini, emozioni, paure, aspettative s’intrecciano in una spiaggia che è la vita. Infine, grande e attesa chiusura per domani, sabato 31 luglio, alle ore 20.30, ai Giardini Iblei con Pippo Pattavia e il reading Prigioniere di un mito: quando la vita diventa simbolo che racconterà tra poesie e piccoli monologhi delle più belle variazioni sul mito, con particolare riguardo alle sue protagoniste femminili, da Elettra ad Antigone, da Medea a Circe. Pattavina sarà accompagnato dal Marco Zurzolo Quartet, quartetto jazz composto dai musicisti Claudio Romano alla batteria, Gigi De Rienzo al basso elettrico, Francesco Nastro al pianoforte e Marco Zurzolo al sassofono. Anche in questo caso l’ingresso è gratuito e la prenotazione è obbligatoria online. La manifestazione gode del contributo della Regione Siciliana – Assessorato Turismo, Sport e Spettacolo, del patrocinio dell’Assessorato agli Spettacoli del Comune di Ragusa e della collaborazione attivata con la Facoltà di Lingue dell’Università degli Studi di Catania e con il Libero Consorzio Comunale di Ragusa. Gli appuntamenti sono gratuiti, ad esclusione del reading di Pattavina, ma a numero chiuso, previa prenotazione su www.teatrodonnafugata.it. Info: 334.22.08.186 o info@teatrodonnafugata.it

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