RAGUSA IBLA – Ritorna il festival “Ragusa Dietro il Sipario”, a cura dell’Associazione culturale Donnafugata 2000, dedicato a “Le parole fragili del nostro tempo”. Giunto alla sua quarta edizione, il festival – quest’anno riconosciuto dal Ministero della Cultura – inaugura un nuovo percorso triennale ispirato a “Il Manifesto del Cambiamento”, in cui il Teatro Donnafugata di Ragusa Ibla si fa spazio di incontro e confronto tra generazioni. Un progetto che, guidato da parole chiave, intreccia linguaggi e sguardi. La parola fragile di questa edizione è “Speranza”. Il festival si svilupperà da ottobre a dicembre 2025 con spettacoli, nuove drammaturgie, incontri con giovani studenti e appuntamenti dedicati ai più piccoli. Un messaggio che non si esaurirà con la conclusione del festival, ma continuerà a vivere fino a marzo 2026, con nuovi appuntamenti animati dallo stesso respiro. “Abbiamo scelto Speranza come prima parola fragile – spiegano le direttrici artistiche Vicky e Costanza DiQuattro – non un sentimento ingenuo, ma un esercizio civile. La speranza non consola: orienta. Abita i corpi degli attori, illumina le domande dei giovani, si china all’altezza dei bambini; attraversa le pietre del nostro barocco e si riflette nel palcoscenico del teatro. È un cantiere di linguaggi: spettacoli, incontri, laboratori. Vi chiediamo di entrare non solo come spettatori, ma come coautori di un lessico nuovo: perché la parola fa il mondo quando trova una comunità che la pronuncia insieme”. Il festival, che da sempre punta sul coinvolgimento del pubblico, si articola in tre percorsi principali: il cuore della stagione con spettacoli in doppia replica e grandi interpreti della scena contemporanea; gli incontri multidisciplinari e le drammaturgie under 40, che vedranno artisti e drammaturghi lavorare fianco a fianco con gli studenti, in particolare quelli del Liceo Classico Umberto I di Ragusa nel solco del progetto Mimesi; e infine la sezione per bambini e famiglie, con spettacoli dedicati ai piccoli spettatori dai quattro ai tredici anni, dove il teatro si fa gioco, esperienza e possibilità.
La quarta edizione di “Ragusa Dietro il Sipario – Le parole fragili del nostro tempo” prende il via il 24 e 25 ottobre con “Archimede” di Costanza DiQuattro, con Mario Incudine, un monologo commovente che omaggia il genio siciliano capace di fondere mito e contemporaneità.
Il 31 ottobre debutta la prima nazionale di “Spes Nostra. La speranza è l’ultima a morire” di Aurora Miriam Scala, con il coinvolgimento degli allievi attori del liceo classico Umberto I. Il 7 novembre sarà la volta di “DansCirque”. Tre movimenti sull’identità, un affascinante connubio tra musica, danza e circo contemporaneo curato da BlucinQue. Il 14 novembre, ancora una prima nazionale, andrà in scena “Terramatta” di Vincenzo Rabito per la regia di Giuseppe Ferlito, un percorso di memoria e linguaggio. Il 21 novembre sarà presentato “Il Manifesto del Cambiamento”, con la proiezione del documentario curato dal cantautore Giovanni Caccamo, nato in risposta all’appello di Andrea Camilleri per un nuovo Umanesimo. Il mese di novembre si chiuderà con “La Lettera”, in scena il 29 e 30, scritto e interpretato da Paolo Nani, piccolo capolavoro di teatro fisico che intreccia comicità e poesia senza parole, amato da anni dal pubblico internazionale. Il 4 dicembre in scena la prima nazionale di “Che cos’è la natura? Chiedetelo ai poeti”, un dialogo tra parola e musica con Davide Rondoni e Mario Incudine, dove il teatro si fa poesia e riflessione. Il 12 dicembre sarà la volta di “Donnafugata” di Costanza DiQuattro con Pietro Montandon, un omaggio alla casa, al tempo e alla memoria. Il festival si conclude con “Nel Blu”, in scena il 20 e 21 dicembre, scritto e interpretato da Mario Perrotta, un racconto intenso sulle note e l’anima di Domenico Modugno, simbolo di libertà e sogno.
Concluso il festival, la programmazione del Teatro Donnafugata proseguirà fino a marzo 2026, mantenendo comunque vivo lo spirito del festival stesso e la sua vocazione a fare del teatro un luogo di dialogo, crescita e trasformazione. Il nuovo anno si apre il 17 e 18 gennaio con “Parisea”, spettacolo di e con Marco Manera, una favola antica e insieme contemporanea. Il 14 e 15 febbraio andrà in scena “Io è finita la mia corsa” di Costanza DiQuattro con Alessandra Salamida, che esplora il mito della ninfa Io tra dolore, forza e rinascita. In occasione della Giornata Internazionale della Donna, il 7 e 8 marzo arriva “Le tre D” di Socrate con Cristina Dell’Acqua e Laura Valente, un incontro tra filosofia, teatro e musica. A chiudere la stagione il 28 e 29 marzo, sarà Verranno a chiederti del nostro amore con Diego De Silva e il Trio Malinconico, dove ironia e malinconia si intrecciano in un raffinato omaggio a Fabrizio De André, tra parole e musica. Per i più piccoli, infine, Donnafugata dei Piccoli tornerà anche nel 2026 con due nuovi appuntamenti: Svanì (25 gennaio, produzione Compagnia Decalé) e Lino e Lone (1 marzo, produzione VAN – Verso Altre Narrazioni).
Accanto alla programmazione principale di “Ragusa dietro il Sipario” c’è la sezione “Donnafugata dei Piccoli”, con tre appuntamenti dedicati ai giovanissimi spettatori. Gli spettacoli hanno il contributo del Ministero della Cultura, Comune di Ragusa, della Provincia di Ragusa, della Banca Agricola Popolare di Sicilia e della Fondazione Sylva. Gold sponsor sono Eni, Gruppo Cappadona, Range Rover di Sergio Tumino, Regran, silver sponsor sono Argo software, Barocco Garden Club, BigBag, Cappello e Battaglia Assicurazioni Reale Mutua agenzia di Ragusa, Engel & Volkers Ragusa, Lab 2.0, Marina Iblea, Polara, Rosso di Sicilia, Sygla, Valle dell’Acate e Alessia Zanelli. Per informazioni, prenotazioni e abbonamenti è possibile chiamare al numero telefonico 334.2208186. Info su www.teatrodonnafugata.it
21 ottobre 2025
ufficio stampa
Michele Barbagallo per MediaLive